Maurizio Geri Swingtet

Lo spettacolo  si ispira stilisticamente alla tradizione zingara alsaziana,  dal padre fondatore DJANGO REINHARDT alle varie contaminazioni  che fino ad oggi hanno reso vitale e “moderno”  lo swing-manouche.
I contenuti autoriali e strumentali collocano il concerto in una dimensione odierna mentre il tipo di strumentazione (acustica)  comunica una sensazione di sapore retrò Maurizio Geri Swingtet“sempreverde”.
Su questo binario a cavallo fra la tradizione zingara europea, lo swing d’oltreoceano e la canzone d’autore italiana , si produce un’alchimia nuova  ed originale, un suono che strizza l’occhio al mediterraneo, fra il filologico e l’innovativo, fra la ricerca stilistica e la creazione, aspetti questi che pongono lo swingtet per continuità, curriculum e discografia, gruppo di riferimento  in Italia per il  genere, unico ad oggi ad aver partecipato al più importante festival francese dedicato a Django: “Samois sur Seine”.

Lo “Swingtet” è  per Maurizio Geri il fulcro di un lavoro che è cominciato diversi anni fa e che con il progetto in questione entra nel vivo di un nuovo sviluppo. Maurizio Geri, orientando la sua ricerca strumentale e musicale verso il magistero del grande Django, lo ha fatto nel modo “migliore”: frequentando e studiando la musica e i musicisti manouche, suonandoci insieme, vivendoci a contatto e imparando da loro, ma senza rinunciare a se stesso e alle proprie radici. Ha cioè praticato la lezione di Django non solo e non tanto sulla chitarra e sul repertorio, ma soprattutto in quella dialettica tra originalità e adesione che ha fatto del grande Reinhardt il modello indiscusso e primo per diverse generazioni di musicisti creativi europei non accademici.
Le musiche dello Swingtet, e in particolare il suoi cd “Manouche e dintorni” , “A cielo apero” e “Ancora un ballo” testimoniano al meglio, insieme alle varie interviste di Geri, l’approccio appassionato e libero, rigoroso e aperto, che ha contraddistinto il lavoro del gruppo, in particolare la collocazione del contributo di Django in un contesto articolato di jazz, musiche da ballo e improvvisazione, un contesto pienamente europeo ma attentissimo alla storia migliore della canzone e del jazz italiano, oltre che a quella musica popolare toscana e mediterranea che è stata il suo primo amore e la sua palestra di strumentista e autore.

Il gruppo è composto da:
Maurizio Geri – chitarra
Luca Giovacchini – chitarra
Michele Marini – clarinetto
Giacomo Tosti “Giacobazzi” – fisarmonica/piano
Nicola Vernuccio – contrabbasso

In programma il 30 dicembre 2012 h21.15 nel Teatro Vittoria di Pennabilli. (ingresso 12€)
Per prenotazioni contattare l’organizzazione alla mail info@artistiinpiazza.com

I commenti sono chiusi.