Comunicato stampa: programma terza ed ultima giornata PDF

“Uno dei grandi segreti tecnici di Django Reinhardt è che la sua chitarra è incredibilmente ben accordata. I suoi accompagnatori l’hanno sottolineato: quando si accordava, c’era già della grande musica” (Nabe, Marc-Edouard: “Nuage,” Le Dilettante, Parigi, 1993, pag. 31.)

Pennabilli (RN). Si conclude oggi (30 dicembre) il ”Pennabilli Django Festival” l’evento che ha portato nel piccolo borgo malatestiano i ritmi e i sapori della musica gitana. In questi giorni Pennabilli ha sentito l’aroma degli hot club parigini, vissuto nell’arcobaleno di colori scatenato dal linguaggio del jazz manouche ed assaporato il ritmo della musica zingara. Le imperdibili jam session nate dopo ogni concerto hanno accordato e unito nuove melodie apprezzate dal numeroso pubblico, che del gipsy jazz ha fatto la propria colonna sonora in queste giornate.

L’ultima giornata della Kermesse inizierà alle ore 14:30 al Teatro Vittoria con il seminario di Robin Nolan, un’occasione unica per i chitarristi che vogliono approfondire e migliorare la loro tecnica con uno dei chitarristi più noti e apprezzati del mondo gypsy jazz. Robin Nolan,  è stato lodato per il suo genio musicale e sensibilità da Willie Nelson, dal bassista dei Rolling Stones Bill Wyman e dal compianto George Harrison. Per iscrizioni contattare l’organizzazione, Associazione Culturale Ultimo Punto all’indirizzo info@artisitiinpiazza.com o telefonare al numero +39 0541 928003.

Il gruppo “Note Noir” aprirà il programma alle ore 18:30 presso l’Hot Club “Bar Roma”, un gruppo nato per far convergere, sulle sonorità del Jazz Manouche, brani di repertori eterogenei, suoni e forme delle tradizioni zingare che hanno percorso l’Europa nel Novecento: dalle czardas ungheresi al valse musette, passando per lo swing, le hora rumene, i canti albanesi. Questo eterogeneo panorama musicale, viene amalgamato in una sonorità che è tipica dello swing manouche francese, in omaggio al musicista Django Reinhardt e al suo popolo, gli zingari, unici testimoni, ad oggi, della straordinaria varietà e ricchezza dei linguaggi musicali che animano la cultura europea. Il violino (Ruben Chaviano) racconta, piange, scherza, fugge… alla ricerca di un incanto sonoro che, insieme alla ritmica potente ma leggera di, chitarra (Tommaso Papini), fisarmonica (Roberto Beneventi) e contrabbasso (Mirco Capecchi), possa sollevare le anime e unirle in una festa.

Di grande rilevanza lo spettacolo delle 21:30 che, sul palco del Teatro Vittoria, vedrà protagonista il gruppo “Maurizio Geri Swingtet”, il quale, seguendo un binario a cavallo fra la tradizione zingara europea, lo swing d’oltreoceano e la canzone d’autore italiana ,  produrrà un’alchimia nuova  ed originale; un suono che strizza l’occhio al mediterraneo, fra il filologico e l’innovativo, fra la ricerca stilistica e la creazione. Il gruppo formato da Maurizio Geri  (chitarra), Luca Giovacchini  (chitarra), Michele Marini (clarinetto), Giacomo Tosti “Giacobazzi” (fisarmonica/piano) e Nicola Vernuccio (contrabbasso), è un punto di riferimento  in Italia per il  genere, ed è l’ unico, ad oggi, ad aver partecipato al più importante festival francese dedicato a Django: “Samois sur Seine”.

L’ultima serata del Pennabilli Django Festival, vedrà nuovamente protagonisti le “Note Noir”, alle ore 23:30 nell’Hot Club Ostello, dove la serata proseguirà con improvvisazioni e jam session, momenti preziosi ed espressivi, i cui passaggi carichi di energia riempiranno l’Hot Club di un aroma internazionale.

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